SCHEDA TECNICA DI SICUREZZA           

BIO 7                              Data revisione: 15/07/1998       pag. 1 di 5

1 IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA’

 

1.1 Identificazione del preparato

       Denominazione ……………………………BIO 7

       Denominazione ulteriore …OLIO EMULSIONABILE PER LAVORAZIONE METALLI

    

   1.2 Identificazione della Società

       Ragione Sociale…………………………MAXLUBE DI CASTELLI MASSIMO

       Indirizzo…………………………………………Via Gorizia 2/6

       Località e Stato………………………21054 FAGNANO OLONA (VA) ITALIA

       Recapito del responsabile e

       numero telefonico……………………0331-361116

       Per informazioni urgenti

       rivolgersi a……………………………Centro Antiveleni Milano Riguarda

                              Tel.: 02/6610129 specializzato per intossicazione                     

                              da prodotti chimici.

2 COMPOSIZIONE ED INFORMAZIONE SUGLI INGREDIENTI

 

 2.1 COMPOSIZIONE DEL PREPARATO…………tensioattivi anionici e non ionici, 

                                   solfonati, esteri naturali e/o sintetici,

                                   alcanolammidi, alcanolammine, alcanolammine,

                                   inibitori di corrosione, saponi, esteri   

                                   borici, battericida esaidrotriazinico, olio

                                   minerale severamente raffinato, acqua.

 

 2.2 INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI

 

 2.2.1…………………………………………………………………non esistono nel preparato ingredienti in

                            concentrazione pari o superiore a quella

                            stabilita dall’ art. 7 del DM 04/04/97 per i 

                            quali sia necessaria informazione specifica.

 

 2.2.2…………………………………………………………………esistono nel preparato i seguenti ingredienti

                            per i quali e necessaria informazione specifica

                            DM 04/04/97)

 

 Natura chimica            Classe CEE           Frasi R         %

  

3 INDICAZIONE DEI PERICOLI

 

3.1……………I rischi insiti nella manipolazione del prodotto puro sono elencati nei

        paragrafi 4, 5, 6, 10 e 11

3.2……………Le emulsioni e/o soluzioni, alle concentrazioni

        d’uso, non sono, ai sensi della normativa CEE,

        pericolose per la salute.

     Si indicano perciò i rischi potenziali, dovuti al cattivo

     uso ragionevolmente prevedibile.

        Scorrette pratiche di comportamento, ventilazione

        ambientale inadeguata, mancata rimozione dei trucioli, uso

        di detergenti e creme ricondizionanti inadatti (alcoolici,

        abrasivi, a base solvente) possono co-agire con il

        preparato provocando irritazioni cutanee e/o delle vie

        respiratorie.

        L’inquinamento delle emulsioni da batteri, funghi, lieviti, prodotti di 

        decomposizione enzimatica degli ingredienti, cataboliti della flora 

        presente, è prevenibile mediante l’adozione delle pratiche igieniche 

        basilari (paragrafo 8), il mantenimento della corretta concentrazione e 

        mediante interventi di pulizia delle macchine.

        I fluidi lubrorefrigeranti, se immessi direttamente nelle acque,

        alterano significativamente l’attività metabolica delle specie viventi

        nell’ecosistema. Ne è perciò vietato lo scarico paragrafo 13.1

 

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4 MISURE DI PRIMO SOCCORSO

     

4.1 Contatto con la pelle

   4.1.1 prodotto puro …………………lavare con acqua corrente. Non usare solventi.   

                              Togliere gli indumenti impregnati, comprese le         

                              Scarpe, e lavarli prima di indossarli nuovamente.

   4.1.2 emulsione ……………………………lavare con acqua corrente. 

 

4.2 Contatto con gli occhi

   4.2.1 prodotto puro …………………irrigare gli occhi con molta acqua per almeno 15

                              minuti. Rivolgersi al medico in caso di

                              persistenza dell’irritazione.

   4.2.2 emulsione ……………………………lavare abbondantemente con acqua.

 

4.3 Ingestione

   4.3.1 prodotto puro …………………fare bere acqua o latte, per diluire il 

                              prodotto. Non somministrare alcoolici. Non indurre

                              il vomito; se l’infortunato avesse conati di

                              vomito consultare il medico.

4.4 Inalazione

   L’inalazione di nebbie o aerosol, in genere, può causare disturbi alle vie

   respiratorie. In caso di difficoltà di respirazione portarsi all’aria aperta.

   Consultare il medico in caso di persistenza dei sintomi.

5 MISURE ANTINCENDIO

 

5.1 incendi sviluppatisi nelle vicinanze del preparato

    Usare getti d’acqua per raffreddare le superfici dei contenitori esposti al  

    fuoco e e per diminuire la possibilità di decomposizione termica e di 

    combustione del prodotto

5.2 incendio del preparato

    Estinguere le fiamme con schiuma o polvere chimica.

5.3 rischi derivanti da prodotti di combustione del preparato e protezione

 

    Per combustione totale del preparato si può avere  la formazione di: acqua, 

    ossidi di carbonio (TLV-TWA: 57mg/m3) e, in misura inferiore:

 

[ ]    ossidi di zolfo      (TLV-TWA:    5.2  mg/m3)

[X]    ossidi di azoto      (TLV-TWA:   90.0  mg/m3)

[ ]    acido cloridrico     (TLV-TWA:    7.0  mg/m3)

[X]    sali minerali

 

Gli addetti all’estinzione devono indossare mezzi adeguati di protezione delle vie respiratorie.

 

6 MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALE

6.1 Precauzioni individuali

Rimuovere eventuali fonti di ignizione, ossidanti, acidi e basi forti, nitriti.

In caso di contatto o inalazione seguire le indicazioni dei paragrafi 4 ed 8.

 

6.2 Precauzioni ambientali

Tenere il prodotto lontano dagli scarichi, da acque fluviali e marine, da canalizzazioni e dal suolo, per evitare inquinamento idrico e di falde sotterranee.

 

7.MANIPOLAZIONE E STOCCAGGIO

 

7.1Manipolazione…………… consultare paragrafo 8

 

Stoccaggio……………………: i recipienti, compresi quelli vuoti già usati, devono essere conservati in ambienti aerati, a temperature comprese fra –5 e 50 °C, con chiusura di sicurezza inserita.

 

 

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8.CONTROLLO DELL’ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE.

 

8.1 protezione respiratoria

8.1.1 Controllo ambientale del posto di lavoro:

      contenimento dei fumi. Buona ventilazione meccanica. Eventuale schermatura  

      delle macchine utensili che producano nebbie in quantità elevata, a causa

      delle alte velocità e/o temperature d’esercizio.

 

8.1.2 Controllo dell’esposizione:

      rispettare i limiti di esposizione fissati nel par. 2.2.3.

 

8.2 protezione delle mani, della pelle e degli occhi

 

8.2.1 Controllo ambientale del posto lavoro

      Ridurre al minimo le perdite di lubrorefrigerante dalle vasche o dai    

      circuiti mediante:

a)    corretta applicazione del prodotto

b)    controllo della tenuta delle tubature

c)    installazione di eventuali paraspruzzi e schermature delle aree a rischio delle macchine utensili.

8.2.2 Igiene personale:

      provvedere l’ambiente di lavoro di strutture adatte a permettere la 

      possibilità di lavarsi. Cambiare le tute, gli indumenti indossati sotto le

      tute e le scarpe qualora essi siano impregnati di prodotto. Queste

      protezioni infatti, utili per minimizzare i contatti, possono divenire

      esse stesse fonti di contaminazione, se continuano ad essere usate dopo

      essere state impregnate di lubrorefrigerante.

8.2.3 Metodo di lavoro:

      non utilizzare per la pulizia delle mani aria compressa, ma stracci

      monouso. Non infilare nelle tasche stracci sporchi, anche per prevenire il

      contatto con i trucioli di lavorazione, sospesi nel lubrorefrigerante 

      durante il suo uso.

8.2.4 Controllo dell’esposizione:

      mantenere l’igiene del posto di lavoro, utilizzare metodi di lavoro 

      corretti e in caso di uso del prodotto da parte di operatori con pelle

      secca o in ambienti freddi , seguire le istruzioni del punto 8.2.5

8.2.5 Cura della pelle:

      la pulizia personale è il fattore di protezione più efficace. Non

      utilizzare abrasivi o solventi. L’uso di creme protettive forma uno strato

      impermeabile al fluido lubrorefrigerante e permette una pulizia più rapida

      e completa. L’uso di creme ricondizionanti dopo il lavoro, consigliabile

      per rigenerare lo strato lipidico, è raccomandato nella stagione invernale

      ad operatori con la pelle secca. La bassa temperatura e l’umidità infatti

      causano esse stesse escoriazioni della pelle, rendendo gli addetti più

      vulnerabili all’azione abrasiva meccanica dei trucioli, all’azione delle

      sostanze chimiche presenti o dell’eventuale flora batterica sviluppatisi.

 

9.PROPRIETA’ CHIMICO – FISICHE

 

Stato fisico…………………………………………………… liquido con odore debole

Colore…………………………………………………………………… Massimo 10 APHA                     

PH al 3% in acqua……………………………………… 9.2 - 9.4

Punto di ebollizione 101,3 Kpa…… > 100 °C

Punto di fusione………………………………………… n.a.

Punto di infiammabilità……………………… n.a. non infiammabile

Proprietà esplosive………………………………… non esplosivo

Proprietà comburenti……………………………… non comburente

Pressione di vapore………………………………… n.a.

Solubilità………………………………………………………… emulsionabile 

Peso specifico a 20 °C………………………… 0,95-0,97

 

 

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10.STABILITA’ E REATTIVITA’

 

Il preparato è stabile a pressione e temperatura ambiente.

 

10.1 Condizioni da evitare………: tenere il preparato lontano da fonti di

                               accensione.

 

10.2 Materiali da evitare…………: forti ossidanti o riducenti, acidi e basi forti

                               (possibili reazioni esotermiche), generatori di

                               nitriti se il prodotto contiene alcanolammine.

 

10.3 Prodotti di decomposizione pericolosi……: in condizioni operative corrette:

                                              nessuno.

 

 

11.INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE

 

11.1 effetti derivanti dall’esposizione al prodotto puro.

 

Ai sensi della legislazione vigente il prodotto non è sensibilizzante, narcotizzante, corrosivo, cancerogeno, mutageno o tossico per il ciclo produttivo.

 

[ ]     non contiene olio minerale.

[X]     contiene olio minerale. Gli oli utilizzati sono severamente idrofinati 

        e/o severamente trattati al solvente e non sono sostanze pericolose

        (cancerogene IPA <3%) ai sensi della direttiva CEE 94/69 (21°

        adeguamento al progresso tecnico della direttiva CEE 67/548)

 

11.2 effetti derivanti dall’esposizione all’emulsione del preparato.

L’emulsione del preparato non è pericolosa ai sensi del DM 04/04/97.

 

 

12.INFORMAZIONI ECOLOGICHE

 

Non sono ancora stati emanati dal legislatore italiano criteri quantitativi per la valutazione dell’impatto sull’ambiente di un preparato. In attesa di criteri normativi, vedere par. 3 e 13 ed attenersi alla legislazione vigente sulle emissioni in atmosfera e sulla tutela delle acque e del suolo. L’emissione in atmosfera di sostanze quali alcanolammine e glicoli – eteri è limitata dal DPR 12/07/90.   

 

 

13.CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO

 

Il prodotto esausto è classificato come “rifiuto speciale pericoloso”. La gestione è regolata dal DL 05/02/97, in attuazione alle direttive CEE 91/156, 91/689 e 94/62.

 

 

14.INFORMAZIONI SUL TRASPORTO

 

I recipienti adibiti al trasporto (fusti, autocisterne, contenitori in genere) devono essere provvisti di adeguate chiusure di sicurezza, per impedire la fuoriuscita del liquido, e di accessori e dispositivi atti  a rendere agevoli e sicure le operazioni di riempimento e svuotamento (DPR 547/1955 art. 248 e DM 04/04/97). Per il trasporto attenersi alla normativa attualmente vigente.

 

 

 

 

 

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15.INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE

 

15.1 pericolosità del preparato (DM 28/04/97)

 

[ ]           classe CEE………………:

              frasi  R……………………:

              frasi  S……………………:

 

[ ]     senza classificazione (in quanto non pericoloso ai sensi del DM 28/04/97

 

15.2 altre disposizione di normativa vigente

15.2.1…………valori limite di soglia per le sostanze chimiche nell’ambiente di

          lavoro (contratto collettivo nazionale)

15.2.2…………protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dall’esposizione

          ad agenti chimici, fisici e biologici, durante il lavoro (L. 212-         

          30/07/90)

15.2.3…………norme sull’inquinamento atmosferico (DPR 25/07/91 e 12/07/90)

15.2.4…………norme per la tutela delle acque (L. 319-20/05/75 e successive

          integrazioni.

15.2.5…………norme sugli scarichi (DM 51-12/07/90)

15.2.6…………norme generali per l’igiene sul lavoro (DPR 303-19/03/56)

15.2.7…………regolamenti e tabelle sulle malattie professionali nell’industria (DPR

          336-13/04/94)

15.2.8…………decreto sulla sicurezza sul lavoro (D.L. 626/94

15.2.9…………Direttiva CEE 94/69 (21° adeguamento al progresso tecnico della

          direttiva CEE 67/548)

16.ALTRE INFORMAZIONI

 

La scheda di sicurezza è stata redatta in conformità al DM 04/04/97. Le informazioni contenute si riferiscono soltanto al prodotto indicato e possono non valere se esso viene usato in miscela con altri. Tali informazioni, che devono essere messe a disposizione degli utilizzatori professionali (preambolo DM 04/04/97), sono quanto di meglio in nostro possesso per accuratezza e attendibilità, alla data dell’ultima revisione.

 

 

1Non applicabile in quanto non ancora emanati dal legislatore criteri quantitativi di determinazioni per i preparati.