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1 IDENTIFICAZIONE DEL
PREPARATO E DELLA SOCIETA’ 1.1 Identificazione del preparato
Denominazione ……………………………BIO 7 Denominazione ulteriore …OLIO EMULSIONABILE PER LAVORAZIONE METALLI
1.2 Identificazione della Società Ragione Sociale…………………………MAXLUBE DI CASTELLI MASSIMO Indirizzo…………………………………………Via Gorizia 2/6 Località e Stato………………………21054 FAGNANO OLONA (VA) ITALIA Recapito del responsabile e numero telefonico……………………0331-361116 Per informazioni urgenti rivolgersi a……………………………Centro Antiveleni Milano Riguarda Tel.: 02/6610129 specializzato per intossicazione da prodotti chimici. |
2 COMPOSIZIONE ED
INFORMAZIONE SUGLI INGREDIENTI 2.1 COMPOSIZIONE
DEL PREPARATO…………tensioattivi anionici
e non ionici, solfonati,
esteri naturali e/o sintetici,
alcanolammidi, alcanolammine, alcanolammine, inibitori
di corrosione, saponi, esteri borici,
battericida esaidrotriazinico, olio minerale
severamente raffinato, acqua. 2.2 INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI 2.2.1…………………………………………………………………non esistono nel preparato ingredienti in concentrazione pari o superiore a quella stabilita dall’ art. 7 del DM 04/04/97 per i quali sia necessaria informazione specifica. 2.2.2…………………………………………………………………esistono nel preparato i seguenti ingredienti per i quali e necessaria informazione specifica DM 04/04/97) Natura chimica Classe CEE Frasi R %
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3 INDICAZIONE DEI
PERICOLI 3.1……………I rischi insiti nella manipolazione del prodotto puro sono elencati nei paragrafi 4, 5, 6, 10 e 11 3.2……………Le emulsioni e/o soluzioni, alle concentrazioni d’uso, non sono, ai
sensi della normativa CEE, pericolose per la salute. Si indicano perciò i rischi potenziali, dovuti al cattivo uso ragionevolmente prevedibile. Scorrette pratiche di comportamento, ventilazione ambientale inadeguata, mancata rimozione dei trucioli, uso di detergenti e creme ricondizionanti inadatti (alcoolici, abrasivi, a base solvente) possono co-agire con il preparato provocando irritazioni cutanee e/o delle vie respiratorie. L’inquinamento delle emulsioni da batteri, funghi, lieviti, prodotti di decomposizione enzimatica degli ingredienti, cataboliti della flora presente, è prevenibile mediante l’adozione delle pratiche igieniche basilari (paragrafo 8), il mantenimento della corretta concentrazione e mediante interventi di pulizia delle macchine. I fluidi lubrorefrigeranti, se immessi direttamente nelle acque, alterano significativamente l’attività metabolica delle specie viventi nell’ecosistema. Ne è perciò vietato lo scarico paragrafo 13.1 |
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4 MISURE DI PRIMO
SOCCORSO
4.1 Contatto con la pelle 4.1.1 prodotto puro …………………lavare con acqua corrente. Non usare solventi. Togliere gli indumenti impregnati, comprese le Scarpe, e lavarli prima di indossarli nuovamente. 4.1.2 emulsione ……………………………lavare con acqua corrente. 4.2 Contatto con gli occhi 4.2.1 prodotto puro …………………irrigare gli occhi con molta acqua per almeno 15 minuti. Rivolgersi al medico in caso di persistenza dell’irritazione. 4.2.2 emulsione ……………………………lavare abbondantemente con acqua. 4.3 Ingestione 4.3.1 prodotto puro …………………fare bere acqua o latte, per diluire il prodotto. Non somministrare alcoolici. Non indurre il vomito; se l’infortunato avesse conati di vomito consultare il medico. 4.4 Inalazione L’inalazione di nebbie o aerosol, in genere, può causare disturbi alle vie respiratorie. In caso di difficoltà di respirazione portarsi all’aria aperta. Consultare il medico in caso di persistenza dei sintomi. |
5 MISURE ANTINCENDIO 5.1 incendi
sviluppatisi nelle vicinanze del preparato Usare getti d’acqua per raffreddare le superfici dei contenitori esposti al fuoco e e per diminuire la possibilità di decomposizione termica e di combustione del prodotto 5.2 incendio del
preparato Estinguere le fiamme con schiuma o polvere chimica. 5.3 rischi derivanti da prodotti di combustione del preparato e protezione Per combustione totale del preparato si può avere la formazione di: acqua, ossidi di
carbonio (TLV-TWA: 57mg/m3) e, in misura inferiore: [ ] ossidi di zolfo (TLV-TWA: 5.2 mg/m3) [X] ossidi di azoto (TLV-TWA: 90.0 mg/m3) [ ] acido cloridrico (TLV-TWA: 7.0 mg/m3) [X] sali minerali Gli addetti all’estinzione devono indossare mezzi adeguati di protezione delle vie respiratorie. |
6 MISURE IN CASO DI
FUORIUSCITA ACCIDENTALE 6.1 Precauzioni individualiRimuovere eventuali fonti di ignizione, ossidanti, acidi e basi forti, nitriti. In caso di contatto o inalazione seguire le indicazioni dei paragrafi 4 ed 8. 6.2 Precauzioni ambientaliTenere il prodotto lontano dagli scarichi, da acque fluviali e marine, da canalizzazioni e dal suolo, per evitare inquinamento idrico e di falde sotterranee. |
7.MANIPOLAZIONE E
STOCCAGGIO 7.1Manipolazione…………… consultare paragrafo 8 Stoccaggio……………………: i recipienti, compresi quelli vuoti già usati, devono essere conservati in ambienti aerati, a temperature comprese fra –5 e 50 °C, con chiusura di sicurezza inserita. |
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8.CONTROLLO
DELL’ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE. 8.1 protezione respiratoria 8.1.1 Controllo ambientale del posto di lavoro: contenimento dei fumi. Buona ventilazione meccanica. Eventuale schermatura delle macchine utensili che producano nebbie in quantità elevata, a causa delle alte velocità e/o temperature d’esercizio. 8.1.2 Controllo dell’esposizione: rispettare i limiti di esposizione fissati nel par. 2.2.3. 8.2 protezione
delle mani, della pelle e degli occhi 8.2.1 Controllo ambientale del posto lavoro Ridurre al minimo le perdite di lubrorefrigerante dalle vasche o dai circuiti mediante: a) corretta applicazione del prodotto b) controllo della tenuta delle tubature c) installazione di eventuali paraspruzzi e schermature delle aree a rischio delle macchine utensili. 8.2.2 Igiene personale: provvedere l’ambiente di lavoro di strutture adatte a permettere la possibilità di lavarsi. Cambiare le tute, gli indumenti indossati sotto le tute e le scarpe qualora essi siano impregnati di prodotto. Queste protezioni infatti, utili per minimizzare i contatti, possono divenire esse stesse fonti di contaminazione, se continuano ad essere usate dopo essere state impregnate di lubrorefrigerante. 8.2.3 Metodo di lavoro: non utilizzare per la pulizia delle mani aria compressa, ma stracci monouso. Non infilare nelle tasche stracci sporchi, anche per prevenire il contatto con i trucioli di lavorazione, sospesi nel lubrorefrigerante durante il suo uso. 8.2.4 Controllo dell’esposizione: mantenere l’igiene del posto di lavoro, utilizzare metodi di lavoro corretti e in caso di uso del prodotto da parte di operatori con pelle secca o in ambienti freddi , seguire le istruzioni del punto 8.2.5 8.2.5 Cura della pelle: la pulizia personale è il fattore di protezione più efficace. Non utilizzare abrasivi o solventi. L’uso di creme protettive forma uno strato impermeabile al fluido lubrorefrigerante e permette una pulizia più rapida e completa. L’uso di creme ricondizionanti dopo il lavoro, consigliabile per rigenerare lo strato lipidico, è raccomandato nella stagione invernale ad operatori con la pelle secca. La bassa temperatura e l’umidità infatti causano esse stesse escoriazioni della pelle, rendendo gli addetti più vulnerabili all’azione abrasiva meccanica dei trucioli, all’azione delle sostanze chimiche presenti o dell’eventuale flora batterica sviluppatisi. |
9.PROPRIETA’
CHIMICO – FISICHE Stato fisico…………………………………………………… liquido con odore debole Colore…………………………………………………………………… Massimo 10 APHA PH al 3% in acqua……………………………………… 9.2 - 9.4 Punto di ebollizione 101,3 Kpa…… > 100 °C Punto di fusione………………………………………… n.a. Punto di infiammabilità……………………… n.a. non infiammabile Proprietà esplosive………………………………… non esplosivo Proprietà comburenti……………………………… non comburente Pressione di vapore………………………………… n.a. Solubilità………………………………………………………… emulsionabile Peso specifico a 20 °C………………………… 0,95-0,97 |
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10.STABILITA’ E
REATTIVITA’ Il preparato è stabile a pressione e temperatura ambiente. 10.1 Condizioni da
evitare………: tenere il preparato lontano da fonti di
accensione.
10.2 Materiali da
evitare…………: forti ossidanti o riducenti, acidi e basi forti
(possibili
reazioni esotermiche), generatori di
nitriti se il
prodotto contiene alcanolammine.
10.3 Prodotti di
decomposizione pericolosi……: in condizioni operative corrette:
nessuno. |
11.INFORMAZIONI
TOSSICOLOGICHE 11.1 effetti
derivanti dall’esposizione al prodotto puro. Ai sensi della legislazione vigente il prodotto non è sensibilizzante, narcotizzante, corrosivo, cancerogeno, mutageno o tossico per il ciclo produttivo. [ ] non contiene olio minerale. [X] contiene olio minerale. Gli oli utilizzati sono severamente idrofinati e/o severamente trattati al solvente e non sono sostanze pericolose (cancerogene IPA <3%) ai sensi della direttiva CEE 94/69 (21° adeguamento al progresso tecnico della direttiva CEE 67/548) 11.2 effetti
derivanti dall’esposizione all’emulsione del preparato. L’emulsione del preparato non è pericolosa ai sensi del DM 04/04/97. |
12.INFORMAZIONI
ECOLOGICHE Non sono ancora stati emanati dal legislatore italiano criteri quantitativi per la valutazione dell’impatto sull’ambiente di un preparato. In attesa di criteri normativi, vedere par. 3 e 13 ed attenersi alla legislazione vigente sulle emissioni in atmosfera e sulla tutela delle acque e del suolo. L’emissione in atmosfera di sostanze quali alcanolammine e glicoli – eteri è limitata dal DPR 12/07/90. |
13.CONSIDERAZIONI
SULLO SMALTIMENTO Il prodotto esausto è classificato come “rifiuto speciale pericoloso”. La gestione è regolata dal DL 05/02/97, in attuazione alle direttive CEE 91/156, 91/689 e 94/62. |
14.INFORMAZIONI SUL
TRASPORTO I recipienti adibiti al trasporto (fusti, autocisterne, contenitori in genere) devono essere provvisti di adeguate chiusure di sicurezza, per impedire la fuoriuscita del liquido, e di accessori e dispositivi atti a rendere agevoli e sicure le operazioni di riempimento e svuotamento (DPR 547/1955 art. 248 e DM 04/04/97). Per il trasporto attenersi alla normativa attualmente vigente. |
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15.INFORMAZIONI
SULLA REGOLAMENTAZIONE 15.1 pericolosità del preparato (DM 28/04/97) [ ] classe CEE………………: frasi R……………………: frasi S……………………: [ ] senza classificazione (in quanto non pericoloso ai sensi del DM 28/04/97 15.2 altre disposizione di normativa vigente 15.2.1…………valori limite di soglia per le sostanze chimiche nell’ambiente di lavoro (contratto collettivo nazionale) 15.2.2…………protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dall’esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici, durante il lavoro (L. 212- 30/07/90) 15.2.3…………norme sull’inquinamento atmosferico (DPR 25/07/91 e 12/07/90) 15.2.4…………norme per la tutela delle acque (L. 319-20/05/75 e successive integrazioni. 15.2.5…………norme sugli scarichi (DM 51-12/07/90) 15.2.6…………norme generali per l’igiene sul lavoro (DPR
303-19/03/56) 15.2.7…………regolamenti e tabelle sulle malattie professionali nell’industria (DPR 336-13/04/94) 15.2.8…………decreto sulla sicurezza sul lavoro (D.L. 626/94 15.2.9…………Direttiva CEE 94/69 (21° adeguamento al progresso tecnico della direttiva CEE 67/548) |
16.ALTRE INFORMAZIONI La scheda di sicurezza è stata redatta in conformità al DM 04/04/97. Le informazioni contenute si riferiscono soltanto al prodotto indicato e possono non valere se esso viene usato in miscela con altri. Tali informazioni, che devono essere messe a disposizione degli utilizzatori professionali (preambolo DM 04/04/97), sono quanto di meglio in nostro possesso per accuratezza e attendibilità, alla data dell’ultima revisione. |
1Non applicabile in quanto non ancora emanati dal legislatore criteri
quantitativi di determinazioni per i preparati.